Il gestore del servizio idrico deve avvertire tempestivamente di consumi anomali.

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La Suprema Corte nel mese di settembre ha condannato la società che gestisce il servizio idrico in un territorio per non avere segnalato alla cliente la registrazione di consumi anomali, frutto, si scopre poi, di una perdita occulta nell’impianto. Per i Giudici è evidente la violazione contrattuale compiuta dall’azienda, che per questo ha da versare oltre 3mila euro alla cliente come risarcimento. Ai sensi della Carta del Servizio Idrico Integrato, la rilevazione dei consumi da parte del gestore del servizio idrico  deve evidentemente avvenire secondo modalità idonee a consentire all’utente di avere pronta contezza dell’anomalia nel consumo, in modo da potersi tempestivamente attivare per evitare l’aggravarsi del danno provocato dalla eventuale perdita occulta.

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